Ambiente Clima Futuro

AMBIENTE CLIMA FUTURO
di Susanna Bertoni 


Nel contesto del Festival della Fotografia Italiana, la sezione dedicata al Progetto Nazionale FIAF Ambiente Clima Futuro si inserisce perfettamente nel più ampio tema Dalla Terra alla Luna. Esplorazioni sulla Fotografia Italiana. Questa visione, ispirata dall’immaginario di Jules Verne, non si limita alla mera osservazione, ma diventa un viaggio di esplorazione e riflessione sul nostro ambiente e sul nostro pianeta, in un momento storico in cui la Terra stessa sembra riflettere le tensioni di una Luna distante, impassibile, quasi giudicante.
Il progetto di Tiziano Bisogni, Punto di non ritorno, sottolinea un’urgenza di riconsiderazione del nostro rapporto con la tecnologia e l’ambiente. La sua visione di tornare all’habitat originale, dove l’uomo utilizza le risorse naturali in modo consapevole e non invasivo, risuona profondamente con le tematiche del Festival, ed invita ad una riflessione sulle possibilità di raggiungere un equilibrio più naturale.
Paolo Ferrari, con il suo lavoro Greenland, ci mostra come gli interventi umani trasformino drasticamente i paesaggi, spesso lasciando dietro di sé rovine e spazi abbandonati. Questo racconto di una creazione e distruzione umana offre un parallelo visivo con le tematiche di sfruttamento e depauperamento del Progetto Nazionale FIAF, rivelando le cicatrici che tali pratiche lasciano sul nostro ambiente.
Flavio Ghiretti, nel suo portfolioesplora l’impatto dell’illuminazione artificiale sulla nostra percezione del cielo notturno, evidenziando una crescente alienazione tra l’essere umano e l’ambiente naturale. Le sue immagini invitano a riflettere su come le attività umane alterino non solo i paesaggi terrestri, ma anche la nostra capacità di osservare le stelle, cambiando profondamente la nostra relazione con l’universo visibile.
Laura Marinelli, con Rifiutati, esplora il consumismo e la cultura dello scarto attraverso la trasformazione di materiali recuperati in arte. Questo progetto ci sfida a riconsiderare il nostro rapporto con gli oggetti di uso quotidiano e il loro ciclo di vita, riflettendo sulle pratiche di recupero e riuso che possono portare a un futuro più sostenibile.
Infine, Stefano Pannucci nel suo landform ci mostra come i paesaggi siano modellati dalle attività umane. Analizzando i landform della Sicilia nel contesto dell’Antropocene, il suo lavoro mette in evidenza le profonde incisioni che l’uomo lascia sul pianeta, esplorando le interazioni tra le pratiche geologiche e le trasformazioni ambientali.
Questi lavori, insieme, creano un dialogo visivo e concettuale circa l’analisi critica dell’ambiente, offrendo ai visitatori del Festival un viaggio fotografico che, come il racconto di Verne, parte dalla Terra per raggiungere orizzonti lontani, ma sempre con uno sguardo rivolto alla Luna, simbolo delle nostre aspirazioni e delle nostre sfide future. In questo viaggio, le immagini diventano veicoli di una profonda riflessione sul nostro impatto sul pianeta e sulle possibilità di un domani in cui l’equilibrio tra uomo e natura possa essere finalmente restaurato.

Dove è la mostra?

Mappa

// 14 giugno 2024
// 06 ottobre 2024

Bibbiena – Casentino

CIFA – Bibbiena

Palazzo Ferri – Bibbiena

Chiostro di San Lorenzo – Bibbiena

Galleria Parentesi – Bibbiena

Castello Conti Guidi – Poppi

Palazzo Giorgi – Poppi

Salone del Lanificio – Stia

Limonaia del Palagio Fiorentino – Stia

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