Eda Urbani – inaugurazione 12 luglio 2024
Eda Urbani
(Livorno 1908 – Torino 2001)
SCATTI DI LIBERTà
La mostra intitolata Scatti di libertà intende presentarsi al pubblico come il corrispettivo espositivo della variegata esperienza di questa donna. Bambini immortalati negli anni dell’innocenza e fotogrammi patinati ottenuti dall’innato gusto estetico si affastellano in una cornice dal sapore bohémienne. E ancora, troviamo paesaggi plastici catturati con la medesima delicatezza che si riserva allo studio del corpo, ritratti istrionici che si mischiano ad attente auto-indagini identitarie. Poi il mondo animale che, accompagnato da un consistente effetto monocromatico, sprigiona tutto il suo vigore evocativo.
Sul piano progettuale Eda Urbani è capace di seminare una quantità impressionante di appunti visivi nei quali raccoglie sguardi complici e vedute inebrianti. Prese in considerazione nella loro interezza, da queste tracce è possibile dedurre come la fotografia per lei ricopra un ruolo salvifico, quasi un passaporto sensoriale per fuggire da ruoli convenzionali. Nelle sue immagini si respira la delicatezza spassionata di Jaques Henri Lartigue, con il quale condivide “l’arte del transitorio”.
Il suo un corpus lavorativo appare florido, ricco di spunti di riflessione ed è impossibile non pensare al concetto di “sospensione dell’incredulità” teorizzato da Samuel Taylor Coleridge nel 1817. Sostanzialmente, si tratta di un invito a compiere un atto di fede in ciò che incontra il nostro sguardo e seguirne il richiamo narrativo. Eda Urbani è maestra anche in questo. La sua sospensione dell’incredulità è pari al suo desiderio di esercitare il dubbio della bellezza.
BIOGRAFIA
Fotografa professionista, è una delle prime donne fotoreporter. Negli anni Trenta del Novecento frequenta, a Palma de Mallorca, il vivacissimo entourage culturale guidato dallo scrittore Llorenç Villalonga Pons illustrando le pagine della rivista Brisas. Collabora per alcune testate internazionali, in Spagna in particolare, dove rimane sino allo scoppio della Guerra Civile nel 1936. Si stabilisce a Torino intorno al 1937 e diventa fotografa della Gazzetta del Popolo per la quale realizza una serie di reportages di rara bellezza storica e documentaristica. Artisticamente eclettica, la sua vita sembra il concatenarsi di più esistenze. È stata tra le fondatrici della rivista Novità che diventerà nel 1965 Vogue Italia.
Denis Curti
ORARIO VISITE MOSTRA
Luglio, Agosto e Settembre:
da lunedì a giovedì 10,00 – 19,00 orario continuato (ultimo ingresso ore 18:30)
da venerdì a domenica e festivi 10,00 – 20,00 (ultimo ingresso ore 19:30)
Ottobre:
da lunedì a domenica 10,00 – 18,00 orario continuato (ultimo ingresso ore 17:30)
Il biglietto è quello per la visita del Castello:
intero € 7,00
ridotto € 5,00