
Il programma della seconda edizione del Festival della Fotografia Italiana, Il potere dell’immaginazione, sta per essere ultimato e presto sarà pubblicato sul nuovo sito 2025, oggi in lavorazione.
Il Festival sarà inaugurato nel weekend 13-14-15 giugno 2025 e terminerà il 14 settembre 2025.
Il progetto è sostenuto da Strategia Fotografia 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Nel frattempo, siamo lieti di annunciare l’apertura delle tre Open Call 2025, dedicate a fotografi affermati ed emergenti: un’occasione imperdibile per partecipare attivamente alla costruzione della prossima stagione del Festival.
QUI PER SCARICARE I BANDI DELLE TRE OPEN CALL:
PERCORSI – Dal progetto al libro fotografico
(senza vincoli di genere fotografico)
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NUOVI SGUARDI – Call per giovani fotografi
(tema dell’edizione del Festival: Il potere dell’immaginazione)
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PREMIO EDITORIALE Mariæ Nivis 1567
(senza vincoli di genere fotografico)
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IL POTERE DELL’IMMAGINAZIONE
(testo di Claudia Ioan)
Dal momento della sua invenzione, la fotografia ha operato una vera e propria irruzione nel mondo del visivo, con un effetto dirompente su canoni e mezzi espressivi consolidati, destabilizzando gli equilibri per sempre e ampliando di colpo l’orizzonte delle opportunità espressive.
Oggi la Fotografia svolge un ruolo del tutto impensabile anche per i suoi più illuminati e visionari fautori delle origini, permeando completamente le nostre vite, esponendoci a forme di conoscenza mediata del mondo e svolgendo funzioni di comunicazione, documentazione, interpretazione e rappresentazione.
Nel panorama contemporaneo della Fotografia, la dimensione della testimonianza si affianca e convive con l’intenzione artistica. Mezzo versatile in grado di articolarsi in innumerevoli generi e linguaggi, dotato di onnipotenza semantica, essendo in grado di riprodurre o rappresentare qualunque realtà e di esprimere qualsiasi concetto né più né meno di quanto non faccia la pittura o la parola, la Fotografia ha la capacità e la vocazione di spaziare liberamente in qualunque zona intermedia tra la fedeltà assoluta al reale e la creazione artistica personale svincolata dal concreto (i due poli del “grande realismo” e della “grande astrazione” su cui rifletteva Kandinskij nei suoi scritti, sia pure riferendosi alla pittura). La Fotografia consente di misurarsi con il mondo in cui viviamo e con la propria dimensione interiore; offre agli autori un’opportunità straordinaria di dare corso a qualsiasi desiderio di creare una traccia certa dei fatti, sempre filtrata dallo sguardo personale, così come a qualunque forma di narrazione, ancorata o ispirata a fatti accaduti o del tutto fantastica, come creazione autonoma.
Come scrive John Berger: «A parte l’evento fotografato, a parte la chiarezza dell’idea, siamo commossi dal fatto che la fotografia soddisfa in pieno un’aspettativa che è intrinseca al ‘voler vedere’». Nulla è infatti più prezioso dello sguardo dell’autore, che attraverso la fotografia può dare vita a qualsiasi visione.”
(Claudia Ioan)
