



Per l’edizione 2025, il Festival della Fotografia Italiana riunisce alcuni tra i nomi più rilevanti della scena fotografica italiana: Guia Besana, Ivano Bolondi, Luigi Erba, Maurizio Galimberti, Raoul Iacometti, Roberto Kusterle, Antonella Monzoni, Paolo Ventura, Paolo Verzone, che offrono interpretazioni diverse e personali del tema Il potere dell’immaginazione, in un percorso che attraversa il reale, la memoria e la visione.
Il Festival ha scelto di affidare a questi Autori il compito di misurarsi liberamente con un tema ampio e complesso, nella consapevolezza che è proprio dalla pluralità degli approcci che nasce lo sguardo più autentico su ciò che ci circonda.
Questi fotografi, portatori di esperienze e linguaggi anche molto diversi tra loro, contribuiscono ad arricchire l’offerta artistica del Festival attraverso opere che si fanno spazi di confronto e pensiero, capaci di suscitare interrogativi, aprire possibilità e generare letture personali e collettive.
Ogni progetto proposto è, in fondo, una forma di invito: a immaginare, a pensare, a vedere oltre. L’insieme è una costellazione di visioni, che restituisce la fotografia come territorio vivo di ricerca, relazione e immaginazione, senza gerarchie né conclusioni.

SIMONE DONATI – SU NELLA VALLE
Con il secondo capitolo del progetto dedicato al Casentino, Simone Donati prosegue un percorso di indagine visiva che il Festival della Fotografia Italiana ha voluto promuovere sin dall’inizio come parte integrante della propria missione culturale: raccontare il territorio che ospita la manifestazione non soltanto come cornice fisica, ma come spazio vivo, attraversato da significati sociali, storici e identitari.
Interamente radicato nei Comuni di Bibbiena, Poppi e Pratovecchio Stia, il Festival trova in questo contesto la ragione profonda del proprio impegno: costruire una narrazione consapevole del luogo, restituendone la complessità e dando voce alle comunità che lo abitano, alle trasformazioni in atto, alla stratificazione continua tra passato e presente. In quest’ottica, la committenza affidata a Donati assume il valore di un incarico di responsabilità: delineare nel tempo un ritratto autentico e articolato di un’area spesso marginalizzata dallo sguardo collettivo, ma altamente rappresentativa di quella che potremmo definire l’Italia più profonda.
Con questo progetto a lungo termine, il Festival rivendica con forza la propria centralità nella produzione culturale nazionale e locale. Non solo spazio espositivo, ma luogo di committenza consapevole, impegnato a sostenere una fotografia capace di interrogare il presente e di generare senso.
MASTERCLASS RESIDENZIALE “IVANO BOLONDI” 2024
Nata come esperienza immersiva di formazione e ricerca sul territorio, la Masterclass Ivano Bolondi 2024 trova compimento nella seconda edizione del Festival della Fotografia Italiana, dove i partecipanti espongono i progetti realizzati durante la residenza. Un’occasione preziosa per questi giovani autori, che portano alla ribalta il frutto di un lavoro collettivo di esplorazione, ascolto e narrazione del Casentino, presentando al pubblico uno sguardo fresco e consapevole su una realtà ricca di storie e identità.
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